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Non sappiamo
quali siano stati i primi uomini che
abitarono la Toscana. Le prime tracce
certe della loro presenza nella regione
si hanno nel secondo millennio a.C.:
quello dell'età del bronzo e del ferro.
Di quel periodo sono stati ritrovati, in
varie zone della Toscana, resti di
villaggi, costruiti principalmente su
palafitte, con alcuni oggetti e
suppellettili che testimoniano
l'esistenza di una vita sociale già
abbastanza organizzata.
Fra il decimo e l'ottavo secolo a.C.,
l'età del ferro trova la sua massima
espressione nella civiltà villanoviana,
che ha preso il nome da Villanova, un
insediamento di grande interesse
archeologico, dove sono state trovate
lance, spade, pettini e gioielli di ogni
tipo. Questa è una dimostrazione dei
progressi che erano stati fatti
nell'estrazione e nella Iavorazione dei
metalli, di cui era particolarmente
ricco il sottosuolo della regione.
Verso l'ottavo secolo prima di Cristo
appaiono le prime testimonianze della
presenza, in tutto il territorio
dell'Italia Centrale, di un popolo
misterioso e straordinario: gli
Etruschi. Da essi la Regione prese il
nome di Etruria, Tuscia per i Romani e
successivamente Tuscania e Toscana.
La loro provenienza è ancora un mistero
per gli storici; si ipotizza possano
essere originari della Lidia, in Asia
Minore. Altri autori invece li ritengono
popolazioni autoctone che hanno subito
influenze esterne. Non è un mistero che
all'interno delle più antiche tombe
etrusche siano state rinvenute
suppellettili, armi e oggetti di fattura
sarda. È archeologicamente provato che
questo popolo, più avanzato di quello
etrusco, abbia colonizzato le coste
della Toscana e creato importanti
insediamenti nel primo millennio, sino a
spingersi in Campania. Attorno al sesto
secolo a.C., gli Etruschi raggiunsero il
culmine della loro potenza, con
possedimenti che andavano dalla Pianura
Padana alla Campania. Costruirono
strade, bonificarono paludi ed
edificarono grandi città, come Arezzo,
Tarquinia, Chiusi, Vulci, Roselle,
Vetulonia, Veio, Volsini e Volterra.
II livello di civiltà raggiunto da
questo grande popolo è testimoniato
dagli eccezionali reperti archeologici,
sparsi in un territorio vastissimo e
ritrovati nelle tombe - di ogni tipo e
dimensione - delle necropoli,
straordinarie ed incredibili città dei
morti. Inoltre, la civiltà etrusca,
grazie alla sua cultura e ai suoi
principi fondanti, determinò uno dei
primi esempi nella storia di parità di
diritti tra uomo e donna; quest'ultima,
infatti, poteva godere dell'eredità alla
morte del "marito" e poteva partecipare
ai banchetti e alla vita sociale nelle
stesse forme dell'uomo.
Nel terzo secolo a.C., gli Etruschi
furono sconfitti dalla potenza militare
di Roma e, dopo un primo periodo di
prosperità, dovuto allo sviluppo
dell'artigianato, dell'estrazione e
della lavorazione del ferro, dei
commerci, tutta la regione decadde
economicamente, culturalmente e
socialmente. Nel 180 a.C. i Romani, per
disporre della Liguria nella loro
conquista della Gallia, dovettero
deportare 47.000 Liguri Apuani,
irriducibili ribelli, confinandoli
nell'area sannitica compresa tra
Benevento e Campobasso.
Dopo la caduta dell'Impero Romano la
regione passò attraverso le dominazioni
ostrogota e bizantina, prima di divenire
oggetto di conquista da parte dei
Longobardi (569), che la eressero a
ducato con sede a Lucca.
Dopo
la caduta dei Longobardi per opera di
Carlo Magno, il ducato divenne contea e
successivamente marchesato di Lucca. Nel
secolo XI il Marchesato passò agli
Attoni, grandi feudatari Canossiani, che
possedevano anche Modena, Reggio Emilia
e Mantova. A quella famiglia apparteneva
la famosa Contessa Mathilde di Canossa,
nel cui castello avvenne l'incontro fra
il Papa Gregorio VII e l'Imperatore di
Germania, Enrico IV. Attorno al XII
secolo inizia il periodo dei Liberi
Comuni e Lucca diventa il primo comune
in Italia. Nascono le prime forme di
democrazia partecipativa e le
associazioni di arti e mestieri, che
fecero della Toscana un irripetibile
esempio di autonomia culturale, sociale
ed economica. Fra le città della regione
primeggiò Firenze. Prima con Dante
Alighieri e con Giotto nel '300, poi,
nel '400 con altri grandi artisti, la
Toscana, ed in particolare Firenze,
diede un determinante contributo al
Rinascimento Italiano. Nel periodo
rinascimentale predomina a Firenze la
famiglia dei Medici. Giovanni di Bicci,
Cosimo e Lorenzo furono uomini astuti,
intelligenti e saggi. La Toscana venne
governata dai Medici fino al 1737,
quando la dinastia si estinse con
Giangastone, eccetto Lucca che rimase
una repubblica autonoma, Piombino che
costituiva un principato a se' stante, e
l'area di Orbetello e Monte Argentario
collocata nello Stato dei Presidi. Il
Granducato di Toscana passò sotto il
dominio di una famiglia austriaca, i
Lorena, che governò fino al 1859. I
Lorena, specialmente Pietro Leopoldo,
che fece risanare gran parte della
Maremma, furono principi liberali e
contribuirono a fare della Toscana una
delle regioni più ricche d'Italia. La
più importante innovazione voluta dai
Lorena, proprio grazie a Pietro
Leopoldo, fu l'abolizione della pena di
morte nel Granducato di Toscana, che
divenne così il primo stato al mondo in
cui vennero bandite le esecuzioni
capitali. Il provvedimento entrò in
vigore il 30 novembre 1786 e, prendendo
spunto da questo grandissimo esempio di
civiltà, è stata istituita in tempi
recenti la Festa della Toscana, che si
tiene ogni anno nel giorno di tale
anniversario. Durante il periodo
napoleonico e nel primo periodo del
Risorgimento Italiano, in Toscana
trovarono asilo politico patrioti e
scrittori. Il passaggio tra il
Granducato e lo Stato unitario italiano
avvenne in seguito ad un plebiscito
popolare che sanzionò, il 15 marzo 1860,
la riunione della regione al Piemonte e,
quindi, al Regno d'Italia. In attesa del
trasferimento della capitale a Roma,
cosa che avvenne nel 1870, Firenze
ospitò il governo della nazione per
cinque anni, divenendo il centro, oltre
che della cultura, della politica
italiana. La storia della Toscana si
identifica, da questo momento, con
quella dello Stato Italiano, di cui fa
parte, pur conservando una sua
specificità che la distingue dalle altre
regioni.
La Toscana è nota in tutto il mondo per la sua grandissima ricchezza di opere d'arte.
Numerose sono le necropoli etrusche degne di nota, come Sovana, Vetulonia e Populonia e le testimonianze di epoca romana, molte delle quali sorte presso preesistenti città etrusche, come Volterra, Fiesole e Roselle.
Nel Medioevo in molti comuni toscani vennero realizzate grandiose cattedrali e basiliche, imponenti palazzi comunali e pregevoli edifici (Piazza dei Miracoli a Pisa, la Cattedrale di Siena...).
Il Rinascimento si sviluppò a partire da Firenze e dalla Toscana, diffondendosi successivamente anche nel resto d'Italia e d'Europa; in quest'epoca vennero realizzate le più grandi opere della storia mai viste fino ad allora, come la cupola del Brunelleschi a Firenze, la Cattedrale e Palazzo Piccolomini a Pienza e altro.
La scultura può essere semplicemente sintetizzata con il David di Michelangelo e il Perseo di Cellini; altrettanto notevoli sono i dipinti di Leonardo, del Botticelli, di Masaccio e di Piero della Francesca.
A cavallo tra Medioevo e Rinascimento vennero costruite la maggior parte delle Ville medicee, quasi tutte circondate da raffinati giardini all'italiana o immerse in ampie aree venatorie, in funzione dell'uso al quale erano destinate.
I periodi barocco e neoclassico hanno visto un ulteriore arricchimento del patrimonio artistico toscano, anche se non si sono ripetute le straordinarie innovazioni artistiche delle epoche precedenti.
Nell'Ottocento si è sviluppata in Toscana la corrente pittorica dei Macchiaioli che operava soprattutto a Livorno, a Firenze e in Maremma.
Dal punto di vista storico-artistico e culturale rivestono notevole interesse città come Firenze, Pisa, Lucca, Siena e Arezzo; tuttavia anche Pistoia, Prato, Grosseto e Livorno si caratterizzano per monumenti di pregio.
Non da meno sono molti centri minori, alcuni dei quali custodiscono opere d'arte di inestimabile valore, come Fiesole, Volterra, San Gimignano, Pienza, Montepulciano, Cortona, Sansepolcro, Massa Marittima, Pitigliano, Sovana, etc.
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